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Credito d’imposta R&S: a cosa serve, beneficiari e vantaggi

Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo possono godere di un bonus sotto forma di credito di imposta. Di cosa si tratta esattamente? Quali vantaggi offre? Chi sono i beneficiari?


Quali sono le agevolazioni fiscali per le imprese che investono in ricerca e sviluppo? La Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.13/E del 27 aprile 2017 illustra le novità in proposito: aliquota unica al 50% del credito di imposta, tetto massimo annuale di 20 milioni di euro e altro ancora.


L’incentivo fiscale sotto forma di credito di imposta è riconosciuto a qualsiasi tipo di impresa, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato.


Con la Legge di Bilancio 2017 e i successivi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sono state introdotte alcune novità riguardo a periodo di agevolazione, misura e importo massimo del credito d’imposta, spese ammissibili e ampliamento dei possibili beneficiari. Vediamo di fare un po’ di chiarezza in proposito.


Credito d’imposta R&S: a cosa serve


Lo scopo è quello di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.

 

Quali vantaggi per le imprese


Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.


Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali.


La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.


Il beneficio è cumulabile con:

  • Superammortamento e Iperammortamento
  • Nuova Sabatini
  • Patent Box
  • Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
  • Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
  • Fondo Centrale di Garanzia

 

A chi si rivolge: beneficiari

  • Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
  • Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.

 

Come si accede

Automaticamente in fase di redazione di bilancio, indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, nel quadro RU del modello Unico.

Sussiste l’obbligo di documentazione contabile certificata.


Per maggiori informazioni, approfondimenti e per consultare la normativa completa, rimandiamo al sito ufficiale del Ministero dello sviluppo economico.

Scritto da Marco Bertelli

In Team Duemila mi occupo dell'area fiscale